IMU e TASI 2019 : la data per il versamento del saldo di entrambe le tasse si avvicina. Il 16 dicembre 2019, infatti, è l’ultimo giorno per poter pagare le tasse più temute dagli italiani, quelle sulla casa. In questo articolo cercherò di eliminare qualsiasi dubbio su chi dovrà pagare ed, eventualmente, quanto. Ma partiamo dai concetti chiave, cosa sono queste tasse?
Indice
Cosa è l’IMU?
L’IMU è l’imposta municipale propria, introdotta dal decreto legge n. 201/2011, durante il governo Monti, infatti viene ricordata anche come Manovra Monti. È entrata in pieno regime dal 2015 in poi, quindi anche quest’anno molti italiani dovranno pagarla.
L’IMU è una tassa che si paga su tutti gli immobili posseduti, al di fuori della prima casa, per fortuna, ovvero dell’immobile che viene utilizzato come abitazione principale. Il guaio è che vengono tassati non solo gli immobili posseduti per diritto di proprietà ma anche di altri diritti detti reali, come:
- usufrutto: il diritto reale di godere di un bene di proprietà di un altro, mobile o immobile, rispettando la destinazione economica, ma raccogliendone i frutti;
- comodato d’uso: in questo caso, invece, una parte consegna ad un’altra un immobile, affinché questa se ne serva per un tempo o per un uso determinato, con l’obbligo di restituire la stessa cosa ricevuta;
- abitazione: il diritto di godere di un immobile altrui;
- enfiteusi: è il godimento di un fondo di proprietà altrui con l’obbligo di migliorarlo e pagare un canone annuo;
- superficie: consiste nell’edificare e nel mantenere una costruzione al di sopra (o al di sotto) di un fondo di proprietà altrui e di rivendicare la proprietà della costruzione o dell’opera, in base alla Legge.
Chi non deve pagare l’IMU?
Come abbiamo già detto sopra, l’IMU non deve essere pagato sull’abitazione che si utilizza per vivere, detta appunto, prima casa. L’IMU inoltre, non è da pagare nei casi in cui:
– l’immobile appartiene a cooperative edilizie come abitazione principale per i soci assegnatari
– immobili destinati ad alloggi sociali
– casa coniugale assegnata ad uno dei due coniugi dopo effettiva separazione
– immobile posseduto da Forze armate, polizia, militari, vigili del fuoco
– unico immobile posseduto dai cittadini italiani non residenti in Italia, purché iscritti all’AIRE
– unico immobile ad uso abitativo possedute da anziani o disabili residenti presso un istituto sanitario per ricovero permanente;
Chi, invece, deve pagare l’IMU?
L’IMU, invece, dovrà essere pagato da chi possiede:
– case di lusso, inserite nella categorie catastali A/1, A/8, A/9. Nel caso in cui questa risulta essere la prima casa, si avrà una detrazione di 200 euro
– una seconda casa
– immobili commerciali
– negozi
– terreni o aree edificabili
Come si calcola l’IMU 2019?
Per calcolare esattamente l’IMU è necessario sapere il valore dell’immobile regolarmente iscritto al catasto. Il valore deve essere moltiplicato per la rendita in vigore all’inizio dell’anno per un coefficiente che varia in base alla categoria catastale di cui fa parte il fabbricato.
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Cosa è la TASI?
IMU e TASI 2019: adesso tocca parlare della seconda tassa, la TASI. Il nome TASI è un altro acronimo, che significa “tributo per i servizi indivisibili” e anche questa tassa si applica,
dunque, al possesso di fabbricati. È stata introdotta dalla legge n. 146/2013.
Non si paga la TASI:
- sulla cosiddetta prima casa (almeno che non è classificata nelle categorie catastali A/1, A/8, A/9 )
- sui terreni agricoli.
La TASI viene interamente pagata dal titolare del diritto di proprietà sul fabbricato. Nel caso in cui il fabbricato è occupato da un soggetto diverso dal titolare, anche questo deve contribuire al pagamento della TASI, nella percentuale che viene stabilita dal comune, che può variare dal 10% al 30%. Se non viene prevista una percentuale la TASI verrà divisa nel 90% al proprietario e il 10% dall’occupante.
In caso di affitti inferiore ai 6 mesi la TASI dovrà essere pagata dal proprietario. Per gli immobili a canone concordato l’aliquota TASI è ridotta del 25%. Per gli immobili in comodato d’uso dai parenti di primo grado con ISEE inferiore a 15.000 euro vi è una riduzione del 50%.
Come si calcola la TASI?
La TASI si calcola applicando alla base imponibile l’aliquota stabilita dal comune. Solitamente l’aliquota ordinaria applicata alla TASI è pari al 1%, ma il comune può anche portarla a zero. In due casi particolari l’aliquota non deve superare una certa percentuale:
- per i fabbricati rurali strumentali non deve superare l’1%;
- per i fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita, finché non saranno abitati, l’aliquota non deve superare il 2,5‰ .
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IUC: l’imposta unica comunale che comprende IUC IMU e TASI 2019
Sia l’IMU che la TASI ma anche la TARI cioè la tassa sui rifiuti, fanno parte della nuova IUC, cioè l’imposta unica comunale.
Riassumendo, ecco ciò che serve per il calcolo sia di IMU che di TASI 2019:
- rendita catastale rivalutata del 5%;
- aliquote IMU e TASI stabilite dal comune;
- coefficiente catastale relativo all’immobile;
- categoria/tipologia immobile;
- percentuale di possesso;
- mesi di possesso nell’anno.
Ricordiamo che per chi non avesse pagato l’acconto entro il 17 giugno 2019, dovrà procedere al pagamento dell’intera tassa di IMU e TASI 2019 entro il 16 dicembre 2019.